Leggiamo insieme questi 3 tweet recenti di Jacopo Iacoboni:
che grande orgoglio aver raccontato molto in anticipo su tutti, e combattuto, questo schifo
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) December 6, 2018
giornalisti o intellettuali che hanno fiancheggiato l’ascesa del Movimento di Casaleggio, coprendo ogni cosa immonda già perfettamente visibile, ora si riconoscono da come cercano di rifarsi una verginità bastonando Salvini
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) July 23, 2019
Non basta amici. Il governo mostro l’avete prodotto voi
giornalisti o intellettuali che hanno fiancheggiato l’ascesa del Movimento di Casaleggio, coprendo ogni cosa immonda già perfettamente visibile, ora si riconoscono da come cercano di rifarsi una verginità bastonando Salvini
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) July 23, 2019
Non basta amici. Il governo mostro l’avete prodotto voi
Che dire, sono completamente d'accordo con queste frasi.
Di fatti, per quanto mi riguarda, criticavo il M5S dal 2011 e non ero il solo ad avvertire che Grillo puntasse alla pancia della gente veicolando narrazioni fascistoidi: nel 2012 i Wu Ming avevano già scritto una disamina ancora valida sui frame politici di Casaleggio; verso la fine del 2013 esistevano tanti saggi politici sul "movimento" di Grillo che non lasciavano dubbi al riguardo – primi fra tutti i libri di Giuliano Santoro e Alessandro Dal Lago, li ritengo i migliori, avendo letto quasi tutti i saggi in circolazione (sul M5S ho scritto la mia tesi laurea in Mass Media e Politica).
Perché faccio questa carrellata fatti?
Perché ricordo molto bene il periodo 2010 ~ 2014, ricordo ancora gli insulti e le litigate per aver osato criticare il M5S, e ricordo soprattutto il comportamento dei media mainstream, decisivo per aumentare il consenso della creatura di Grillo e Casaleggio.
La Stampa non faceva eccezione, e nel 2013 c'era un giovane chiamato Jacopo Iacoboni che sembrava proprio entusiasta nei confronti di questa "novità" politica.
Ad esempio, elogiava Di Battista:Alessandro Di Battista, deputato M5s, ha fatto un ottimo intervento alla Camera sui marò. fa parte di un gruppo di eletti molto considerati
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 26, 2013
Alessandro Di Battista, deputato M5s, ha fatto un ottimo intervento alla Camera sui marò. fa parte di un gruppo di eletti molto considerati
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 26, 2013
Lasciate perdere le storie su Casa Pound: gli elettori di @beppe_grillo vengono, polit e socialm, più da sinistrahttp://t.co/hxq9ystU
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) January 30, 2013
Non solo ha lasciato perdere le evidenze ma, dato che faceva il giornalista, ha commesso anche lui l'errore più comune dei media nel 2013: inseguire Grillo in modo ossessivo.
Ora, a Jacopo è andata benissimo, evidentemente ha inseguito Grillo così bene da farsi rilasciare interviste esclusive potendo conversare "a tu per tu" con lo stesso capo del movimento.
C'è una parola chiave per capire l'operazione @beppe_grillo. Me l'ha rivelata lui mentre risaliva sul camper. domani racconto su @la_stampa
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 16, 2013
Leggiamo insieme qual è questa la parola chiave rivelata a Jacopo:
[...] ecco, la chiave di tutto la dà lui conversando cinque minuti, a tu per tu, sulla scaletta del camper: «Mi chiedi se sono emozionato, se sento il peso? Questa è, penso, la più grande manifestazione torinese recente, anche più grande del secondo V-day in San Carlo, ma le piazze sono piene dappertutto, in questo nostro viaggio, no, non è quello che mi colpisce. Mi colpisce - confida Beppe Grillo, e qui quasi sospira, non sta scherzando - il sentimento. Non c’è solo una protesta o un ragionamento, una scommessa perso per perso o la voglia di cambiare, in questa gente; c’è un sentimento».
Avete letto bene, la vicinanza con Grillo era tale da poter percepire i suoi sospiri e capire quando scherzasse e quando no. Ah, che belli i tempi in cui le domande scomode di Iacoboni a Grillo erano "Ti senti agitato?".
Più che critiche o analisi, i suoi tweet evidenziavano un entusiasmo di parte:
bisogna conoscere Torino, cioè la storia della sinistra italiana, per comprendere cos'è successo oggi con @beppe_grillo in piazza Castello— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 16, 2013
Una foto impressionante di piazza Castello da @beppe_grillo pic.twitter.com/ZiiEaa6K— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 16, 2013
Per capire @beppe_grillo, trasversalità: in Valsusa, valle partigiana storica, c'è il no Tav, ma anche molti moderati pic.twitter.com/lFHKsww5— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 16, 2013
Elogi persino a Verona con un freddo boia:
a verona c'è un freddo boia, un sacco di aria, gelo, eppure @beppe_grillo è lì. nessun leader si sta giocando così il corpo— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 9, 2013
E - Jacopo non ti perdonerò mai l'avermi fatto dare ragione a Riotta - pure "l'opposto del giornalismo" gli ha fatto notare il suo chiaro bias cognitivo:
@riotta @beppe_grillo un grande mi insegnò una volta: non guardare mai le cose solo con gli occhi del passato. passato+futuro. angelus novus— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) 16 febbraio 2013
Ma Jacopo rimane saldo sulle proprie convinzioni e dopo le elezioni 2013 ottiene un'intervista esclusiva con Grillo:
Oggi è uscita su @la_stampa questa mia intervista con @beppe_grillo. Se per caso interessasse ancora, ecco il link http://t.co/0zOqCSzhMY— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 16, 2013
L'intervista in questione ha un incipit notevole - un pippone per dirci che Grillo "ci ha abituato a ciò che all'apparenza sembra impensabile" e che nonostante lo vediate urlare e sbraitare, lui, in privato, "appare molto meno istrionico":
Sono le undici di mattina e Beppe Grillo è al bancone dell’Hotel dei Cavalieri di Barletta, la città della disfida. Da Ettore Fieramosca al film con Cristopher Lambert il passo è abbastanza lungo, ma lui ci ha abituato a ciò che all’apparenza sembra impensabile. Grillo ordina un caffè macchiato con un po’ di latte (la sera precedente ha cenato con un’insalata di cicoria). Per la prima volta da tanto tempo conversa con un quotidiano italiano, senza essere inseguito, risponde alle domande, alle critiche che gli fanno, illustra la sua tesi su ciò che succederà, fa ovviamente moltissime battute varie. Ma in privato appare molto meno istrionico, più propenso a una citazione che a una battuta.Da notare anche le domande scomode e di un acume eccelso come "I vostri parlamentari cresceranno?" o "la accusano di comandare [...] il Movimento potrebbe esistere, esisterà senza di lei?".
E intanto, persino fino al 2014, se gli facevi notare che era anche pieno di incapaci lui diceva che i media stavano ignorando quelli bravi:
Invitare in tv il militante del M5s col microchip significa voler ignorare apposta quelli bravi e tosti. Volete invitarne una? @c_appendino— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 6, 2013
@c_appendino ciao chiara, bravissima e pulita— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 9, 2013
Segnatevi questo nome, per me il M5s ha una frontwoman fortissima. Chiara Appendino pic.twitter.com/BKBWlJ6VsU— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 17, 2014
E poi che è successo?
Com'è possibile che un'infatuazione politica così palese si sia tramutata in 2 libri (e un terzo in arrivo) con argomenti diametralmente opposti? Iacoboni oggi non solo se la canta e se la suona dicendo che lui ha combattuto "questo schifo" in "molto anticipo su tutti", ma non risparmia frecciatine ai suoi colleghi puntando il dito contro i media che hanno addirittura aumentato il consenso del M5S (Hello McFly! Qualcuno in casa McFly?).
Cosa sia successo di preciso non lo so, però analizzando la sua timeline c'è un punto di rottura molto netto a metà del 2014, una discussione con Di Maio in cui quest'ultimo rende pubblico il numero telefonico di Iacoboni.
Ieri Di Maio ha messo on line il mio cellulare, per NON smentire un mio articolo. Un atto che dice moltissimo http://t.co/WlQzYaOJQ8— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) June 22, 2014
Il post linkato da Iacoboni su La Stampa è irragiungibile, si è salvato solo un estratto su questo blog. Ad ogni modo possiamo dire che da quel momento in poi Jacopo ha smesso di elogiare così tanto il M5S (in anticipo su tutti eh!!).
E ora?
Ora non so, intanto, ecco una serie di tweet random in difesa del movimento e critiche ai suoi avversari:
Ma sui rimborsi da abolire tout court sentiremo entro oggi una parola dal Pd? ecco perché, vedete, un dialogo col m5s è impensabile— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 11, 2013
se un giorno quelli del M5s rinunceranno a tutto e andranno in giro in mutande come Francesco, i sereni media li accuseranno di atti osceni— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 6, 2013
@SaraBentivegna dai, c'è un'ostilità preconcetta e di branco che fa paura e non ho riscontroato in 15 anni di carriera neanche per Dell'Utri— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 6, 2013
Che Strano. Al voto del M5s non è uscita donna Assunta Almirante, e neanche Storace. Nemmeno un populista Bossi. Tutti nomi di sinistra— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) April 13, 2013
A #Inonda Sallusti dice due volte "la Boldrini non ci rompa i coglioni sulle donne". ma poi la violenza sono twitter e @beppe_grillo— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 12, 2013
A Torino, in Toscana, a Napoli, in Puglia (fonte Istituto Cattaneo), @beppe_grillo ha prosciugato elettorato Pd. i famosi elettori fascisti— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) February 28, 2013
giusto che @pbersani chiami il M5s "movimento d'opinione". solo che fino al giorno prima del voto diceva "movimento populista e demagogico"— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) March 6, 2013
Oggi tanta gente in piazza Castello a Torino per i deputati M5S senza Grillo. A occhio hanno molto consenso, c'erano tantissimi ventenni— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) April 12, 2014
Questa è piazza del Popolo con @beppe_grillo. In piazza, anche in serate così così, va meglio degli altri pic.twitter.com/wEMn7eS8CM— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 24, 2013
La tesi che ciò che sta succedendo è colpa di @beppe_grillo è indice di una capacità di analisi limitata al primo triennio delle elementari— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) April 26, 2013
La morale di questa storia
C'è una morale? insomma, spero vi siate divertiti.
Per carità, cambiare idea nella vita va benissimo, è naturale e persino auspicabile. Però nel caso impariamo da Iacoboni ed evitiamo di vantarcene ai 4 venti di quanto siamo stati lungimiranti, accusando gli altri di fare quello che abbiamo fatto noi.
Anche perché Twitter esiste da un po' di tempo e cancellare l'intera cronologia di uno o due anni è un lavoro molto arduo.
(oh, nel caso i tweet venissero cancellati fatemelo sapere che ho screenshottato tutto e pure salvato le pagine in html, che non si sa mai 👀 ).
Ah, lungimiranza, la parola chiave è: lungimiranza.
Col 18,5% @beppe_grillo avrebbe più di quanto ebbero mai il psi o an, in altre ere. E sinceramente, non credo farebbe peggio di Craxi e Fini— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) May 22, 2012
Di Maio, "il mediatore", verrà abbandonato serenamente quando non servirà più a Milano. Ricordate, ve lo dico da tempo— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) July 29, 2014
L'eventualità che dessero il Copasir al M5s m'è sempre parsa assai improbabile. gli avrebbero rotto le scatole davvero. Anzi, gli scatoloni— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) April 27, 2013