Questo breve post è stato scritto assieme, e grazie, all'amico inGiurista Lughino Viscorto (@LughinoViscorto) , il quale mi ha aperto gli occhi sui particolari del caso Sallusti.
La libertà di stampa è una spettanza che tutela il cittadino assicurandogli la libera manifestazione di pensiero e il diritto ad essere informato. Libertà di espressione ed informazione devono essere garantite in un paese democratico. Concetto ribadito categoricamente persino dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo.
Non dimentichiamo inoltre che, in Italia, i suddetti diritti sono stati acquisiti subito dopo la caduta del fascismo. C'è chi ha versato del sangue per donarci certe facoltà. È nostro dovere difenderle.
Quello che sta succedendo in Italia ci lascia sgomenti. Prendiamo ad esempio la fattispecie concreta del caso Sallusti. Noi troviamo che quello che sta succedendo a Sallusti sia a dir poco vergognoso e riprovevole.
Non dimentichiamo inoltre che, in Italia, i suddetti diritti sono stati acquisiti subito dopo la caduta del fascismo. C'è chi ha versato del sangue per donarci certe facoltà. È nostro dovere difenderle.
Quello che sta succedendo in Italia ci lascia sgomenti. Prendiamo ad esempio la fattispecie concreta del caso Sallusti. Noi troviamo che quello che sta succedendo a Sallusti sia a dir poco vergognoso e riprovevole.
Ci riferiamo, ovviamente, al fatto che debba trombarsi la Santanchè per difendere la libera manifestazione del proprio pensiero.
Inutile ribadire che, nella presente sede, una tale fine non viene mai augurata a nessuno.
D'altronde, ci chiediamo e vi chiediamo, esimi colleghi: quale pensiero può avere una persona che si è sbattuta Daniela Santanchè se non l'unico e ossessivo rimorso di averlo fatto e il compulsivo desiderio permanente di voler cancellare il suddetto pensiero?
Tutti noi dovremmo rifletterci al riguardo. Forse era meglio la galera.
Tutti noi dovremmo rifletterci al riguardo. Forse era meglio la galera.