Argentina, dieci anni fa il ministro di economia per rete nazionale annunciava quel che in futuro sarebbe stato chiamato corralito. Qui in Italia il disastro è conosciuto per i bond argentini.
Dieci anni fa, a un caro prezzo mandavamo affanculo il FMI e parecchi politici corrotti e incapaci. Fernando De la Rúa, il presidente in carica a quei tempi fuggì in elicottero assieme ad altri funzionari, come il ministro di economia Domingo Cavallo.
Ricordo che in seguito al corralito nasceva una moneta fantoccia, i "patacones", e ritornava il baratro, nelle fiere, per qualche mese.
Dieci anni fa morivano 39 persone - in due giorni - per via delle forze dell'ordine e addetti alla sicurezza, inviate per reprimere la protesta, tra le vittime nove erano minorenni.
Tra i 39 caduti c'era un militante sociale di nome Claudio "Pocho" Lepratti che per difendere una mensa pubblica in cui alcuni bambini stavano mangiando, venne ucciso dalla polizia. Aveva 35 anni. Raccontano che sia salito sul tetto della scuola e abbia urlato di non sparare perché c'erano soltanto dei bambini a mensa.
Dieci anni dopo, oggi, il paese è in crescita dal punto di vista economico e con progressi più lenti nell'aspetto sociale. L'assassino di Lepratti è stato condannato a 14 anni poiché gli spari vennero catalogati come ingiustificati.
In onore a Pocho Lepratti, León Gieco (autore di Sólo le pido a Dios) scrisse questa canzone:
Voy a cubrir tu lucha más que con flores
Voy a cuidar de tu bondad más que con plegarias.
"¡Bajen las armas que aquí solo hay pibes comiendo!"
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