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#Twittofili o come Twitter somiglia a Facebook

"Dimmi cosa twitti e ti dirò chi sei"
Oscar Wilde ne L'importanza di chiavarsi Ernesto

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Con la precedente frase Oscar Wilde diventava una twittstar. E grazie al suddetto titolo si aggiudicava il diritto di postare frasi di 140 caratteri ogni due secondi. Nelle quali informava i suoi followers latitudine, longitudine e profondità dei suoi pensieri. Cosa mangiava e con chi scopava erano informazioni di pubblico dominio. Addirittura postava le foto delle sue tette per acchiappare followers. Lui poteva permetterselo. Noi no. Ma non ti offendere, ti chiedo solo di leggere fino in fondo.

Dicono che nell'istante prima di morire intravedi la tua vita in un secondo. In quel momento compaiono immagini fugaci e concentrate di tutto quello che hai fatto in vita. Non so a cosa serva, ma dicono sia così. Guardate, fosse per me farei vedere a chi sta morendo i propri tweets. Tutti insieme. Tutti di un botto. Se poi uno regge il colpo allora può continuare a vivere.

Voglio dire, esistono diversi twittofili a cui, più di una volta, a uno verrebbe di mandare a cagare. Ma poi scopri che anche tu ti comporti allo stesso modo. E chiudi l'account. Vediamo di farne un quadro diviso in base a meri criteri di contenuto:

- Il Twittofilo del cibo. Il twittofilo del cibo è quello che ogni giorno, con l'impegno e l'assiduità di un testimone di Geova all'ora di pranzo, twitta cosa sta/ha intenzione/pretende mangiare:
- "vado a farmi una carbonara con le uova che mi ha portato ieri la nonna!"
- "c'ho fame, vado a papparmi. mmm oggi mi faccio una bella insalata coi funghi"
- "I'm at Stazione di Montecatini eating a great Kebab with Coca Cola" (questo, oltre ad allegarti la sua posizione lo scrive pure in inglese perché si sente un cittadino del mondo)
Se poi si tratta di un utente twitter "avanzato" è finita. Perché di sicuro allegherà la foto per farla vedere a tutti noi, poveri stronzi, che con una mano teniamo il panino insulso e senza grazia - fatto al volo per pranzare - e con l'altra vediamo il suo piattone succulento e appetibile.

- Compare la Twittona. Spesso si tratta di una donna. E se non è una donna è un trans. Ma per rientrare nella categoria basta avere delle grosse tette. Non è importante che siano belle, è importante che abbia uno smarthphone e uno specchio. I followers arriveranno di conseguenza.
- "con questo reggiseno le mie bocce risaltano un sacco [link alla foto]"
- "oggi il mio uomo impazzirà se indosso questo filo interdentale [link]"
- "sto twittando dal lettone, #buonanotte a tutti"
- "meow"
Stai pur certo che quel "meow" raccoglierà più retweet di qualunque aforisma profondo tu possa aver scritto in vita. Se non hai le tette grosse. Ovvio.

(la twittona spesso non se ne rende conto, ma se fa la foto davanti allo specchio noi vediamo il casino infernale che c'è alle sue spalle, compresso il vibratore da ladymoon che ha sul comodino, il che ci svela che lei ha bisogno di un uomo)

- C'è il twittofilo nonsense. Questa persona evidentemente non sa che esiste una funzione per citare gli altri. Per ciò egli genera tweets incomprensibili ai più. Retwittati da chi li capisce:
- "allora potevi dirlo prima..."
- "a volte uno scopre che rimane inculato" (2 retweet)
- "ma perché non muori??" (4 retweet)
- "cazzo" (+50 retweet)
Cristo. A chi si sta rivolgendo? a me? alla twittona di prima? al suo professore universitario che di sicuro non ha un account?

- Come non menzionare il twittofilo delle fiction. Uno che fino a pochi anni fa avresti chiamato nerd asociale, ma oggi lo chiami geek, grazie al fatto che The Big Bang Theory va di monda. Questo twittofilo non fa altro che guardare le fiction e renderti partecipe. Ovvero, mentre guarda la serie ferma il video, fa uno screenshoot e lo tweeta. Magari allegando un commento.
- "oddio, perché hai fatto questo Ronn?! | Beautiful stagione 25, puntata 1608 : [link della schermata]"
- "ma questa scena è fantastica! LOL LOL LOL [si scorda il link]"
A ben vedere, questi sono un derivato nerd dei Twittofili live, quelli che fanno il livebloggin su twitter senza alcun criterio. Ovvero, tu non capisci un cazzo, ma a loro la cosa fotte altrettanto.
- "sì certo, facendo i pagare i noi soliti STRONZI!! #ServizioPubblico"
- "capite adesso? eh? capite adesso perché!? #report"

- C'è anche il twittofilo degli hashtag. O forse, il cagacazzo degli hashtag. Evidentemente chi rientra in questa categoria non è altro che un nullafacente. D'altronde per formarne parte bisogna dedicarsi a controllare gli hashtag in modo serio. Non so se mi spiego. Esempio:
- "Ragazzi se usiamo il hashtag #vascomerda occupiamo tutti i 140 caratteri, facciamo meglio #Vmerd ??"
- "No gente, mettetevi d'accordo, non possono esserci tre TT #itadefault #Italiaresiste #italiareagisci che ne dite di fare #italia e buona?"
- "allora?? ormai è passata un'ora e non abbiamo ancora deciso, Berlusconi ha pure disdetto, ma vabbé, facciamo #AEIOUY???"
- "ancora con sta storia cazzo!! è un momento felice minchia!!! festeggiate!! io sono contentissimo, fanculo!!! #AEIOUY"
Ci tengono a farti sapere che esiste un hashtag di loro interesse ogni tre minuti. Nel peggiore dei casi disquisiscono solo, ed esclusivamente, sulla dicotomia degli hashtag. Ma scrivere un libro? Sono sicuro che l'argomento potrebbe interessare a tanti sì, fate come Umberto Eco che ha scritto un libro su come scrivere una tesi! Io e tutti i miei compagni universitari l'abbiamo letto.

- Siamo giunti al twittofilo del venerdì. Anche chiamato, il FriendFollow 
compulsivo. Questo utente compare solo il venerdì, spara un sacco di tweets a raffica:
#FF @antoniocfk @pepeblu@camnos @alfa @beta @gamma @tamarreide @saddsa @asdnaidoasd @iasdnjskdauida @duiasodnasidh
E tu ti domandi, ma davvero pretendi che li segua senza una motivazione? È più efficace spiegare il perché (#FF perché sono dei coglioni @anonimoconiglio @cocociccio @mammeluco). Nonostante le buone intenzioni, il vostro consiglio non è efficiente. E sì, d'ora in poi non riceverò più un #FF. Ma qualcuno doveva dirvelo.

- E a questo punto, il migliore, il twittofilo del porno. Disadattato sociale come pochi. Ad orari improponibili e quando meno te l'aspetti il twittofilo del porno fa la sua comparsa. Con una mano si tocca e con l'altra retwitta La Twittona. E tu, che tra tutti gli hastag non hai letto #nsfw hai appena aperto quel link di youporn col volume al massimo. Se sei al lavoro fidati che da quel giorno in poi verrai visto come "il segaiolo". Parlo per esperienza personale.


Lo so, ora tu starai pensando "Ma Coniglio, Twitter non è come Facebook. Non devi chiedere l'amicizia. E dunque non sei legato ad un rapporto interpersonale con conseguenze che comportano una perdita di tempo pressappochista e futile al limite del ignobile mai conosciuta finora! No! stupido Coniglio. Semplicemente non sei obbligato a seguire chi non ti interessa".

Hai pienamente ragione, cara/o lettrice/ttore. Ma in realtà non ho fatto altro che leggere i miei propri tweets e scherzarci sopra. In effetti, rientro in alcuni punti (sì, ho le tette). Anzi svelo ora che in un momento mi sono autocitato (sì, il meow) e se nonostante ciò ti senti offesa/o allora defollowami. Ma sappi che ti ho voluto bene, anche se non capisci la mia (auto)ironia. Anche se twitti un "awww" perché il tuo gatto ha appena portato un sudicio e schifoso topo morto in casa. Anche se mi posti la tua ennesima insalata a pranzo.

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PS: Se proprio vogliamo trovare un colpevole, malediciamo @jumpinshark per aver scritto il post che mi ha ispirato (più serio e che condivido). E vorrei ribadire ancora che questo articolo non ha la pretesa di insegnare a usare uno dei social network che - tra tutti - è il mio preferito.


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