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Fasci di Movimento

beppe-grillo-analisi-critica-M5SI suoi metodi ricordano metodi del passato, legati alla figura di un leader, al mito in politica: "Lui, Beppe Grillo, il comico che per un sentimento patriotico e voglia di cambiare sceglie di smettere di ridere e buttarsi in politica". 

Satiro che da un giorno all'altro fonda un partito - ah, scusate "movimento" - allo scopo di "realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico..." ma che si sottrae, a priori, a qualunque dibattito con altri avversari, argomentando che "tanto sono morti, sono tutti uguali".

Figura carismatica che si dichiara a favore del FLOSS e della condivisione della conoscenza, eppure nel articolo 3 del suo "non-statuto", anziché rilasciare il simbolo del partito con licenza GPL, mette in chiaro che "Il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato ad un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d'uso dello stesso".

C'è qualcosa di geniale in Grillo però, seguitemi.
Lui non è un leader di partito, perché il Movimento 5 Stelle (M5S) non è un partito, dunque egli non fa altro che pubblicizzare il movimento: offre il suo sito come luogo virtuale e si limita a prendere ruolo di testimonial. Così facendo Grillo ci mette la faccia, ma si para il culo. Dato che può dire di non essere mai entrato in politica, rispettando quel che ha dichiarò ai tempi del Vday. Se poi gli appartenenti al movimento si candidano, lui non c'entra. Sticazzi, eh?

Sinceramente, a me Grillo piaceva, la sua idea di "democrazia dal basso", fare liste civiche nei comuni, le condivido anche adesso. Ma ci credevo veramente quando diceva che non sarebbe entrato in politica (era già politico, ma restava apartitico), e ora non solo non mi fa più ridere, ma mi fa persino paura.

Non voglio concentrarmi sulle solite accuse, o limitarmi ad esse - come ad esempio: Grillo è un qualunquista e un buffone - Sì, le condivido, ma penso che la figura di Grillo sia da prendere più seriamente.

Pensate la sua ultima stronzata: pur di non ammettere che si era sbagliato - come potrete vedere nel seguente video - ora rema contro Pisapia.


Ma allora, ragionando in questo modo, non dovrebbe nemmeno essere contento dei risultati del referendum. I suoi pensieri potrebbero essere: "Hanno vinto i sì, questo significa che abbiamo raggiunto il quorum, e quindi ha vinto il sistema. Non va bene." Ridicolo. Questa voglia di essere "apartitico" del tipo "sinistra e destra sono la stessa cosa" mi ricorda molto il fascismo.

Il fascismo era un modo nuovo di fare politica, era nuovo perché si proponeva come una sorta di soluzione ai problemi di inizio 900, alle beghe che comportavano le ideologie. In altre parole: i fascisti dichiaravano che essi non avevano una vera e propria ideologia alla base del pensiero. Futuristi e come tale pragmatici, i fascisti si resero conto che forse si poteva governare con un pensiero plastico, con l'azione. Azione, come quella di cui parlano i "partiti del fare", che anziché fare riferimento a idee concrete, preferiscono rimandare a miti qualunquisti come "l'imprenditore che si fece da solo" o come quello della Padania.

Non è un caso, infatti, se molti leghisti ora votano il movimento 5 stelle. Non è un caso se lo stesso movimento viene accusato di prendere le parti dei fascisti a Bolzano soltanto perché per Grillo destra o sinistra sono la stessa cosa. Questa stessa concezione di politica apartitica poi si vede all'interno del suo movimento, che, stando ad alcune testimonianze, è allo sfascio.

Grillo - che ci tiene tanto a dire che lui non non fa politica - si sta atteggiando da leader politico, ma punta al fegato della gente. Non alla loro testa. Bisogna capire che così come c'è il partito dell'amore esiste anche il partito del vaffanculo, e tutti e due rincorrono agli stessi metodi: la demagogia.


Fonte foto: Opera di Mario Antonelli, alias trabeoscopio. Ringrazio :) e segnalo anche un suo vecchio post su Grillo.

Segnalo inoltre che per questioni di spazio e perché ancora non ho approfondito abbastanza, non ho menzionato la questione Casaleggio & Grillo. Ma se volete approfondire eccovi un link interessante: Il “golpe” della Casaleggio e di Beppe Grillo sul MoVimento.


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